Attivazione Riti Pasquali dell'Aspromonte Grecanico

Bova Marina 16 - 17 Aprile 2022

Frequenza 7.150 MHz

CQ - Area Grecanica

Nella Calabria greca, a partire dalla domenica delle Palme si celebrano riti pasquali ancestrali, come la Festa delle processione delle Pupazze o la preparazione delle ngute o cuddhuraci. 

Le Pupazze

La festa delle “Pupazze” o delle “Persephoni” ha origine dalla più antica mitologia greca, poiché il culto di Persephone e di sua madre Demetra era celebrato a Micene e nelle colonie greche.

La tradizione consiste nella realizzazione di figure femminili, appunto le pupazze, intrecciando con abilità e pazienza i rami d’ulivo intorno ad un’asse di canna. 

 

Al termine di un laborioso procedimento di composizione, le pupazze, differenziabili per dimensioni in madri e figlie, sono “vestite” cioè, abbellite ed adornate con fiori, frutta e primizie.

 

La domenica delle Palme vengono portate in processione lungo le vie dell’incantevole borgo di Bova, e condotte fino alla Chiesa di S. Leo, santo patrono della Chora, dove riceveranno la benedizione.

Al termine del rito, sono smembrate dei loro componenti (detti steddhi) e distribuiti ai fedeli che le porranno su un albero del proprio podere, come segno propizio per un buon raccolto o  sulla parete della camera da letto, altri sull’anta della cristalliera. C’è chi utilizza le foglie benedette per “sfumicari”, cioè togliere il malocchio dalla casa e da chi la abita.

 

I dolci e i formaggi.

 

Durante la Quaresima e in particolare nella settimana santa vi è la tradizione di preparare delle ngute (termine grecanico che indica l’uovo) o cuddhuraci (dal greco ciambella) decorate e preparate con le uova.

 

 

 Questi riti pasquali prestano particolare attenzione alla simbologia femminile, sottintesa nel cibo, che acquista così valore simbolico, capace di veicolare immagine e significati come quello di assicurare la fecondità

Morfologie femminili sono riprodotte in un particolare tipo di formaggio, detto musulupa.